La scienza è il capitano, e la pratica i soldati. Leonardo da Vinci

giovedì 28 aprile 2011

PAROLE CHIAVE

ESERCITO

Italiano: esercito
Inglese: army
Francese: armée
Tedesco: Armee
Spagnolo: ejército
Portoghese: exéercito
Latino: exercitus
中文 (Cinese): 軍隊 (Jūnduì)

La parola esercito deriva dall'esecuzione di esercizio fisico svolto da coloro che ne facevano parte. Questo nacque come espressione spontanea dei popoli per la propria difesa e per l'affermazione della propria autodeterminazione.
Questo apparato spesso nell'antichità era formato solamente da determinate classi sociali, ma con la nascita delle grandi civiltà e quindi di nuove e maggiori necessità di tipo numerico, il servizio militare venne esteso a quasi tutti i cittadini.

                                             Fortunato Depero, Ingranaggi di guerra, 1923-26

"Non gli uomini animosi, ma i perfetti ordini fanno l'esercito animoso"
                                                                                    Niccolò Machiavelli
                                                                Dell'arte della guerra, libro secondo



ARMA
Italiano: arma
Inglese: weapon
Francese: arme
Tedesco: Waffe
Spagnolo: armas
Portoghese: arma
Latino: telum
中文 (Cinese): 武器 (Wǔqì)

Le armi sono quegli strumenti con cui l'uomo fin dall'antichità si è difeso e ha attaccato.
Con l'evoluzione della tecnica e dei materiali, queste si sono sviluppate e sono diventate l'elemento fondamentale degli scontri non solo tra singoli ma tra intere civiltà.
Le armi e la loro innovazione sono determinanti nelle guerre, soprattutto in quelle tra civiltà antiche.


"[...]Io credo che sia necessario, trovati che sono gli uomini, armargli; e volendo fare questo, credo sia cosa necessaria esaminare che arme usavano gli antichi, e di quelle eleggere le migliori. [...]
[...] L'armi degli uomini a cavallo, in quella prima antichità romana, erano uno scudo tondo, ed avevano coperto il capo e il resto era disarmato. Avevano la spada, e una asta con il ferro solamente dinanzi, lunga e sottile, donde venivano a non potere fermare lo scudo; e l'asta nello agitarsi si fiaccava, ed essi, per essere disarmati, erano esposti alle ferite. Di poi con il tempo si armarono come i fanti; ma avevano lo scudo più breve e quadrato e l'asta più ferma e con due ferri, acciò che, scollandosi da una parte, si potessero valere dell'altra. Con queste armi, così di piede come di cavallo, occuparono i miei Romani tutto il mondo; ed è credibile, per il frutto che se ne vide, che fussono i meglio armati eserciti che fussero  mai.[...]"    
                                                                                         Niccolò Machiavelli
                                                                                  Dell'arte della guerra, secondo libro

domenica 24 aprile 2011

MITOLOGIA: LA GUERRA DI TROIA

La prima guerra grande protagonista di un poema epico è la Guerra di Troia. Il poema epico che ha reso questo scontro celebre è l'Iliade di Omero, pilone portante della letteratura greca e della lettura occidentale in generale.



Nei versi di questo poema non solo si celebrano le coraggiose gesta dei grandi eroi greci e troiani, ma si documenta un imponente scontro tra due cività, descrivendo la strategia militare, le armi e le macchine da guerra, dandoci informazioni sul livello di tecnica e sviluppo delle tecnologie militari nel 1200-1300 a. C.



Entrambi gli eserciti utilizzavano armamenti simili, tipici del periodo storico, come gli archi, le lance e le spade; il carro da guerra, in seguito alla domesticazione del cavallo, era diventato fondamentale nella strategia degli attacchi, strategia che si evolveva in nuovi schieramenti e schemi per ottenere la protezione più efficiente dei soldati, spesso solamente protetti dallo scudo.

« Nono giunse Teucro tendendo l'arco ricurvo, e si pose dietro lo scudo di Aiace di Telamone; quando Aiace spostava lo scudo, l'eroe prendeva la mira e scagliava un dardo nel folto: e se colpiva un guerriero e questo cadeva esalando la vita, allora- come un fanciullo che dietro alla madre si cela- tornava da Aiace che lo copriva dietro lo scudo lucente) (Omero, Iliade canto VIII) Lo scudo di Aiace era pesante e difficile da portare. In questo modo era più facile difendersi che attaccare. Suo cugino Achille invece portava con sé, insieme alla celebre lancia guaritrice e feritrice allo stesso tempo, uno scudo largo, rotondo e maneggevole, che portò diversi successi contro i troiani. Lo scudo dei soldati semplice era invece rotondo o ottagonale. A differenza degli eroi loro difficilmente avevano una corazza e contavano soltanto sullo scudo per difendersi. »




« Nessuno- fidando nella sua forza e nei suoi cavalli- osi affrontare i troiani da solo, davanti agli altri, e neppure si tiri indietro; sareste più deboli; ma se uno di voi dal suo carro può raggiungere un carro nemico, tenda la sua lancia, sarà molto meglio; così i nostri padri distruggevano mura e città, con questo pensiero, con questo ardore nel petto) »
( Omero, Iliade canto iv)
Per la prima volta all'interno del conflitto viene utilizzata una macchina da guerra, il cavallo di Troia; fu attraverso questo espediente che i Greci , secondo il racconto di Omero, furono in grado di entrare all'interno della città e di sconfiggere il popolo troiano. Ulisse, secondo la mitologia greca, fu colui che introdusse la machina,vocabolo che mantiene una connotazione negativa fino al Rinascimento proprio perchè legato all'utilizzo di questo mezzo in modo ingannevole.



martedì 19 aprile 2011

LA RUOTA: L'INTRODUZIONE DEI CARRI DA GUERRA


L'innovazione che forse più segnò una svolta nella tecnica militare e non, è la ruota.
Questa invenzione viene collocata nel Neolitico, quasi contemporaneamente alla scoperta dei metalli, in quelle regioni in cui era stata possibile la domesticazione del cavallo e di altri animali di grossa taglia, ossia la Mesopotamia e il Medio Oriente.



Furono proprio i popoli della Mesopotamia a sfruttare la potenzialità di questa invenzione per la costruzione dei carri, veicoli utilizzati non solo per il trasporto di materiale ma anche come strumento agricolo.
Successivamente un ulteriore sviluppo di questo mezzo si ebbe con la realizzazione dei primi carri da guerra, l'innovazione più importante nell'arte della guerra, che rivoluzionarono le strategie delle battaglie. 
Con la nascita delle grandi civiltà come quella dei Sumeri e degli Egizi, gli scontri tra civiltà assumono ormai le dimensioni di vere e proprie guerre per affermare l'egemonia di un popolo. Essere sconfitti significava non solo perdere la propria supremazia su un determinato territorio, ma anche perdere la propria libertà, mettendo completamente a disposizione del vincitore ogni risorsa.
Proprio per questo in questo periodo si assistette alle più grandi innovazoni nel campo dell'arte militare, tra cui primeggia il carro, la cui evoluzione sarà poi differente in ogni esercito.
Le testimonianze del suo impiego presso i popoli mesopotamici e gli egizi sono ampie: testi (Bibbia), miti, stendardi e dipinti.


                



giovedì 14 aprile 2011

L'ETA' DEI METALLI

In seguito alla Rivoluzione Agricola e alla conseguente nascita di società organizzate, l'osservazione di determinati fenomeni naturali portò alla scoperta dei mettalli e successivamente della loro fusione permettendo il loro impiego nella realizzazione di nuovi utensili e armi.



"[...]Comunque sia, quale che fosse la causa per cui l'ardore
delle fiamme aveva divorato con orrendo fragore le selve
dalle profonde radici e aveva cotto a fondo col fuoco la terra,
colavano dalle vene bollenti confluendo nelle cavità della terra
rivoli d'argento e d'oro e anche di rame e di piombo.
E quando gli uomini li vedevano poi rappresi
risplendere sul suolo di lucido colore,
li raccoglievano, avvinti dalla nitida e levigata bellezza,
e vedevano che erano foggiati in forma simile a quella
che aveva l'impronta dell'incavo di ognuno.
Allora in essi entrava il pensiero che questi, liquefatti al calore,
potessero colando plasmarsi in qualsiasi forma e aspetto di oggetti,
e che martellandoli si potesse forgiarli in punte di pugnali
quanto mai si volesse acute e sottili,
sì da procurarsi armi e poter tagliare selve
ed asciare il legname e piallare e levigare travi
ed anche trapanare e trafiggere e perforare.[...]

In séguito fu scoperta la forza del ferro e del bronzo.
E l'uso del bronzo fu conosciuto prima di quello del ferro,
in quanto la sua natura è più malleabile e di più esso abbonda.
Col bronzo lavoravano il terreno, e col bronzo agitavano
flutti di guerra e spargevano ferite devastatrici
e depredavano greggi e campi. Infatti tutto quel ch'era nudo
e inerme cedeva facilmente a quelli ch'erano armati.
Poi a poco a poco si fece strada la spada di ferro
e divenne obbrobriosa la foggia della falce di bronzo,
e col ferro incominciarono a solcare il suolo della terra
e furono uguagliati i cimenti della guerra dall'esito incerto.[...]"
                                                   
                                                   De Rerum Natura, Lucrezio

giovedì 7 aprile 2011

LE ARMI PRIMITIVE: L'USO DELLA PIETRA

"  [...]Armi furono in antico le mani, le unghie e i denti
e i sassi, e inoltre i rami spezzati nelle selve,
poi fiamme e fuoco, da quando se n'ebbe la prima conoscenza.
In séguito fu scoperta la forza del ferro e del bronzo.[...]"             
                                                                        Lucrezio
                                                                (De Rerum Natura, V)

Questi versi di Lucrezio evidenziano l'evoluzione della tecnica legata allo sviluppo delle armi.
All'inizio l'uomo primitivo (l'homo habilis) utilizzava le "armi" del propri corpo per cacciare e difendersi, o utilizzava ciò che gli veniva fornito dalla natura utilizzando la "tecnica del caso".
La prima grande svolta si ebbe con l'homo erectus, il quale iniziò a lavorare la pietra per la costruzione di utensili e armi come le lance e le lame. In questo periodo tuttavia non esisteva qualcosa di simile alla guerra, ma erano frequenti solamente scontri tra i vari gruppi per la difesa del proprio territorio di caccia.
L'evoluzione della specie umana coincide con lo sviluppo e l'affinamento delle tecniche di lavorazione e levigatura della pietra.
(documentario sul paleolitico)


La fine del periodo delle glaciazioni, intorno al 12000 a.C., coincide con i primi reperti riguardanti gli scontri tra gruppi nomadi, reperti che spesso sono dipinti murari che rappresentano scene di attacchi.
Il cambiamento del clima, e di conseguenza del territorio e delle prede, portò all'introduzione di nuove armi che rivoluzionarono il combattimento: le armi da lancio.
Il Mesolitico vide l'utilizzazione della tecnica "microlitica" della lavorazione della pietra.
(video sulla costruzione di una freccia)

Nascono le prime piccole comunità di raccoglitori ed allevatori; in seguito alla Rivoluzione Agricola e alla sedententarietà dei gruppi, nei villaggi inizia ad evidenziarsi la differenzazione del lavoro e di conseguenza del ruolo sociale dei vari individui. L'uomo assume il compito di difensore della comunità, incarnando per la prima volta nella storia la figura del "soldato".
In queste prime società la trasmissione delle conoscenze porta ad uno sviluppo sempre più efficace della tecnica e ad una ricerca collettiva di nuove tecnologie.
(documentario sugli utensili in pietra)

DIZIONARIO

Italiano: guerra
Inglese: war
Francese: guerre
Tedesco: War
Spagnolo: guerra
Portoghese: guerra
Latino: bellum
中文 (Cinese): 戰爭  (Zhànzhēng)

Il termine latino bellum,che poteva confondersi con il termine bellus (bello), venne abbandonato nelle lingue romanze per adottare il termine germanico che anche meglio rispondeva al sistema di combattimento.
In latino l'arte militare veniva anche definita res millitaris, per indicare tutto ciò che era necessario e inerente alla guerra.

INTRODUZIONE

Fin dall'antichità, l'istinto di sopravvivenza dell'uomo nomade, raccoglitore ma sopratutto cacciatore, si manifesta attraverso atti spesso violenti per affermare la propria supremazia nei confronti non solo degli animali ma anche degli altri uomini.
Con la rivoluzione agricola e la conguente stanziarietà dell'uomo, nacquero le prime civiltà nelle quali iniziarono ad evidenziarsi le prime divisioni nel lavoro; il ruolo fino ad allora occupato dall'uomo nella difesa del villaggio e del territorio venne attribuito nelle società più progredite al "soldato".
Tutta la storia del'uomo è scandita da guerre tra civiltà, dalla distruzione o dall'affermazione di queste grazie alle innovazioni tecniche applicate nella propria strategia.
Lo sviluppo dell'arte militare accompagna l'evoluzione della tecnologia e partecipa alle sue tappe fondamentali poichè l'uomo attraverso la guerra ha sviluppato le proprie capacità inventive ed applicative.