La scienza è il capitano, e la pratica i soldati. Leonardo da Vinci

domenica 26 giugno 2011

MAPPA CONCETTUALE

GUERRA


-         Le armi primitive: l’uso della pietra
-        L’età dei metalli
-        Parole chiave
-        ABC
-        I personaggi: D’Embser, De Vincenti, Fermi


-         Le armi primitive: l’uso della pietra
-         L’età dei metalli
-         Mitologia: la guerra di Troia
-         Parole chiave
-          ABC
-          I personaggi: Dionigi di Siracusa, Filippo il Macedone, Vegezio, Guido da Vigevano, il Taccola, Roberto Valturio, Francesco di Giorgio, D’embser, D’Antoni, Zassiadko, von Braun, Fermi
-          Brevetti

                Nella letteratura, nell’arte, nei francobolli, nei film, nei fumetti, nei giornali.

-          Dionigi di Siracusa, Filippo il Macedone, Gaio Mario, Giulio Cesare,  Vegezio, Guido da Vigevano, il Taccola, Roberto Valturio, Francesco di Giorgio, D’embser, De Vincenti, Carlo Emanuele III, , D’Antoni, Zassiadko, von Braun, Fermi
-           ABC

-          Le armi primitive: l’uso della pietra
-          La ruota: l’introduzione dei carri da guerra
-          ABC
-          I personaggi: Gaio Mario, Francesco di Giorgio, D’Embser. De Vincenti, D’Antoni, Zassiadko, von Braun, Fermi
-          Brevetti

-          I protagonisti: Vegezio, Guido da Vigevano, il Taccola, Roberto Valturio, Francesco di Giorgio, D’embser, D’Antoni
-          La guerra nell’Encyclopedie
 

BREVETTI

Brevetto su un modello di macchina da guerra sotterranea (1940)

Brevetto su un sottomarino da guerra (1902)

sabato 25 giugno 2011

LA GUERRA NELL' ENCYCLOPEDIE

esempio 1 : termine di guerra

esempio 2 : termine di guerra

I PERSONAGGI

Nel '900:

Fermi e gli scienziati del Progetto Manhattan

Questo progetto nacque nel 1942 nonostante i lavori svolti dagli scienziati emigrati dall'Europa fossero iniziati diversi anni prima.
L'interesse per la produzione di un ordigno nucleare si scatenò soprattutto in seguito alla falsa notizia del possesso dell'arma totale da parte della Germania.
Lo sviluppo di questa micidiale arma venne svolto in segreto da un gran numero di scienziati tra i quali c'erano Fermi, Szilard, Oppheneimer,...
Con la creazione della bomba atomica si avviò la corsa agli armamenti che caratterizzerà la fine del secolo, particolarmente seguita dalle due grandi potenze rimaste: gli Usa e la Russia.

                                                   Documentario Progetto Manhattan

I PERSONAGGI

Nel '900:

Whernher von Braun

Progettò un nuovo modello di bombe alate  da rappresaglia; questo prototipo viaggia senza pilota ed il suo combustibile è calcolato in modo che si esaurisca raggiungendo il bersaglio.


Negli anni seguenti svilupperà il razzo Readstone.

I PERSONAGGI

Nell' '800:

Alessandro Dimitrevic Zassiadko

Generale russo e scienziato, progettò e studiò modelli di razzi militari con randi gittate con combustibile a povere.

I PERSONAGGI

Nel '700:

Alessandro Vittorio Papacino d'Antoni

venerdì 24 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel '700:

Carlo Emanuele III

Re di Sargegna dal 1730 al 1773, fu il promotore della catalogazione di tutte le robbe di aritglieria da parte di Giovanni Battista D'Embser.
Oltre a questa importante opera di inventario che mise ordine nel confusionario sistema dell'artiglieria, si occupò della ricostruzione dell'arsenale secondo il piano di De Vincenti e dello sviluppo delle fonderie in cui venivano prodotti i cannoni; queste al oro interno applicavano le più moderne tecnologie per la fucina delle canne e l'utilizzo dei laminatoi.
Uscì vincitore da due lunghe e difficili Guerre di Secessione e si occupò di effettuare ingenti opere di fortificazione.

I PERSONAGGI

Nel '700:

Antonio Felice De Vicenti

Antonio Felice De Vincenti fu capitano d'artiglieria nel Rgno di Sardegna sotto il governo di Carlo Emanuele III.
Lo stesso re nel 1738 ordinò la ricostruzione dell'arsenale di Torino in una nuova sede, ricostruzione avvenuta secondo i piani di De Vincenzi a cui corrisponde anche lo spostamento della fonderia dove venivano prodotti i cannoni.
L'anno seguente nello stesso sito vennero affiancate all'arsenale le Scuole teoriche e pratiche di artiglieria e
fotificazioni, di cui De Vincenti in cui divenne insegnante.
Successivamente si trasferirà in Sardegna dove si occuperà di creare e progettare ampie opere di difesa e di ingegneria militare.

martedì 14 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel '700:

D'Embser

Nel 1731 commendator d'Embser venne incaricato da Carlo Emanuele II a denominare, catalogare e descrivere tutte le "robbe d'artiglieria". Quest'esigenza venne soddisfatta attraverso la pubblicazione di due documenti, redatti dallo stesso d'Embser, nel quale vennero raccolti disegni in scala, profili e dettagli di ogni categoria delle robe di artiglieria.

Primo documento: "Dizzionario istruttivo di tutte le robbe appartenenti all'artiglieria"

Secondo documento: "Dissegni d'ogni sorta de cannoni et mortavi con tutte le pezze, stromenti et utigli appartenenti all'artiglieria come arco le piante, alzate et profili di tutte le machine, edifzy, et ordegni necessary per la medema, l'anno 1732"

giovedì 9 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel '400:

Francesco di Giorgio di Martini

Francesco di Giorgio lavorò come ingegnere alla corte del duca Montefeltro ad Urbino.
Scrisse un manoscritto, I Trattati, nel quale descrive molte macchine da guerra e altre macchine come quelle idrauliche e i mulini; egli illustra queste macchine dando rilevanza alla struttura stessa e alle componenti ma non al contesto o all'ambiente in cui sono utilizzate. La precisione e l'esatezza di questi automatismi dimostrano l'esperienza diretta dell'ingegnere che sperimenta in prima persona la loro costruzione.
Nonostante questi Trattati siano di grande importanza, la fama di Francesco di Giorgio è legata al cambiamento dei sistemi di difesa e fortificazione: le difese a "scudo" vengono trasformate e sostituite in difese a "sabbia", conformi a contrastare le nuove armi da fuoco e da assedio.
                    
                                                                Rocca di Sassocorvaro

mercoledì 8 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel '400:

Roberto Valturio

Roberto Valturio non è un tecnico o un ingegnere, tuttavia scrive un manoscritto nel quale attaverso le illustrazioni presenta un gran numero i macchine militari da offesa, da difesa e da assedio.
Il De re militari (1450 ca), a differenza del trattato di ingegneria precedente di Guido da Vigevano, non presenta dettagli delle parti e delle connessioni all'interno della macchina ma ne illustra solamente il complesso senza soffermarsi sulle componenti e sul metodo di costruzione.
Nonostante ciò, questo manoscritto è importante per la storia della tecnica in quanto ci documenta e informa sul livello di tecnologia raggiunto nell'ingegneria militare e sui suoi sviluppi nella costruzione di queste machinarum inventiones.

I PERSONAGGI

Nel '400:

Mariano di Jacopo (Taccola)

Il Taccola (1381-1458 ca) è un importante  ingegnere militare che svolgeva la sua attività al seguito degli eserciti, dando il suo contributo nell'applicazione delle nuove tecnologie militari in particolare in qualità di architetto.
Scrisse il De machinis libri X e il De ingeneis (1433) in cui descrive un gran numero di macchine da guerra e non solo.

I PERSONAGGI

Nel Medioevo:

Guido da Vigevano (1280 ca-1350)

Guido da Vigevano è un tecnico che scrisse il Texaurus, libro dedicato al re di Francia in partenza per la crociata. In questo manoscritto si trovano le descrizioni di numerose macchine da guerra e le rispettive immagini, con dettagli precisi e particolari che si avvicinano molto alla realtà della tecnologia militare.
E' evidente la competenza dell'autore nella materia in quanto la presentazione delle strutture delle macchine all'interno del Texaurus è così dettagliata da presuppore la sua esperienza diretta nella loro costruzione.

sabato 4 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel mondo romano:

L'IMPERO

Flavio Vegezio Renato

Vegezio è uno scrittore romano, collocato verosimilmente nella fine del IV secolo d.C. circa, che scrisse un importante opera di arte militare raccogliendo al suo interno testi di importanti e precedenti autori come Catone il Censore, Varrone e altri.
L' Epitoma rei militaris è un trattato suddiviso in quattro libri nel quale l'autore si propone di proporre delle soluzioni ai problemi della macchina militare romana, recuperando un gran numero di schemi tattici e strategici, dati e informazioni sulle tecnologie militari e sui meccanismi sfruttati nelle guerre dalla gloriosa Roma Antica.
Questo testo venne solo successivamente valorizzato e studiato soprattutto nel Medioevo dove venne pubblicata un'edizione anche senza testo ma solo con illustrazioni sulle machinarum inventiones.
(Erfurt 1512)
(Coloniae 1512)

Libri:
1- selezionamento e addestramento delle reclute
2- organizzazione della legione
3- strategia e tattica
4- l'arte dell'assedio: difesa e attacco di luoghi fortificati

venerdì 3 giugno 2011

I PERSONAGGI

Nel mondo romano:

LA REPUBBLICA

Gaio Giulio Cesare

Giulio Cesare è uno dei più noti e influenti personaggi della storia antica; grande generale romano, ottenne il titolo di dictator di Roma dal 49 a.C. fino alla sua morte avvenuta nel 44 a.C. in seguito ad una lunga e difficoltosa carriera politica.
Mettendo in risalto le sue imprese militari, Cesare risulta essere il più importante e grande genio militare della storia romana; grazie alle sue campagne militari nel centro Europa, in seguito a lunghi anni di battaglie con i popoli quì presenti, riuscì infine ad annettere la Gallia all'Impero e a dichiararla provincia romana.
L'importanza di questo generale non è solamente dovuta al successo delle sue imprese ma anche alle innovazioni e alle novità introdotte nell'esercito che segnarono una svolta nell'efficienza operativa di questa importante unità.
Cesare riuscì a instaurare con i suoi soldati un rapporto di fiducia e devozione ottenendo così la perfetta disciplina del suo esercito e aumentado i salari e permettendo ai suoi uomini di fare bottino, ottenne un largo consenso. Nelle sue campagne è evidente lo sviluppo delle opere di ingegneria militare, opere spesso immense, costruite in tempi brevi e con grande precisione. Gli esempi più significativi sono il Ponte sul Reno e le opere di fortificazione. Fu grazie allo sviluppo di queste tecnologie, alla dislocazione delle legioni sui confini e alla grande stima che i soldati nutrivano in lui che Cesare conseguì le sue vittorie.
Infine non bisogna dimenticare la sua importante produzione letteraria attraverso cui non solo documenta in modo oggettivo i fatti riguardanti le varie guerre, in prticolare quella in Gallia, ma descrive anche usi e costumi dei popoli con cui si scontra.

                                                     "De Bello Gallico" , Giulio Cesare

venerdì 27 maggio 2011

I PERSONAGGI

Nel mondo romano:

LA REPUBBLICA

Gaio Mario (157 a.C. - 86 a.C.)

Gaio Mario fu grande uomo politico romano, ricoprendo le più alte cariche della Repubblica (questore, tribuno della plebe, console,...), che ottenne importanti successi militari grazie alle innovazioni e alla riforma introdotta nel campo dell'amministrazione dell'esercito.
Infatti le sue imprese difensive nei confronti dei Teutoni e dei Cimbri furono possibili grazie a questo rivoluzionario cambiamento: per la prima volta i soldati vennero arruolati su base volontaria senza considerare la condizione patrimoniale, incentivando così il loro impegno legato al conseguimento del bottino.
L'esercito per la prima volta prese la via della "professionalizzazione" e l'equippaggiamento dei soldati venne migliorato sia tecnicamente sia quantitaivamente.


Gaio Mario a MinturnoJean Germain Drouais
Parigi – Louvre

martedì 24 maggio 2011

I PERSONAGGI

Nel mondo greco-ellenistico:

Dionigi di Sirucusa

Sovrano di Siracusa, tra i migliori uomini di Stato della Grecia, diede un grande impulso allo sviluppo delle tecnologie militari; di fronte alla minaccia Cartaginese si circondò di un gruppo di ingegneri mililtari che attraverso il miglioramento delle macchine del nemico portarono all'introduzione di nuove armi e artifici bellici.
A lui viene attribuita l'invenzione dei precursori delle prime baliste e catapulte.

Forse per la prima volta nella Storia un uomo di potere capiva l'esigenza di spingere sull'innovazione tecnologica per fronteggiare il nemico. Questa non poteva che venire dall'alto, in quanto il mondo antico non era in grado di sviluppare quel livello di concorrenza che nella società moderna è ormai alla base della spinta verso l'innovazione tecnica.

"Con Dionigi si ebbero innovazioni nell'arte della guerra che dovettero avere una influenza profonda sui monarchi macedoni di cui fu il precursore. Egli fu il più abile e più importante uomo di stato greco tra Pericle e Filippo il Macedone. Per l'originalità delle sue idee e per l'arditezza dei suoi disegni è lontano da tutti i signori del suo tempo e fu il pioniere di una nuova età in cui il mondo sarebbe stato diverso!"
                                                                           J.B.Bury
Filippo il Macedone

Sovrano e padre di Alessandro, viene considerato il uccessor di Dionigi in quanto fonda la sua strategia militare sull'innovazione. Filippo introdusse un'importante riforma dell'esercito e, affiancato da un gruppo di fedeli ingegneri, introdusse le prime catapulte e la balista a torsione, macchine principalmente utilizzate nelle guerre di assedio.

mercoledì 18 maggio 2011

martedì 10 maggio 2011

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nei giornali:

La prima pagina del "Corriere della Sera" del 24 maggio 1915
annuncia lo scoppio della Prima Guerra Mondiale


Prima pagina del " Corriere della Sera"
 del 10 giugno 1940 annuncia la dichiarazione di guerra alla Francia e all'Inghilterra

lunedì 9 maggio 2011

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nei fumetti:


                    
"Unknown soldier"
di Alberto Ponticelli
num. 4,   Febbraio 2009

Il soggetto di questo fumetto è una storia ambientata nella guerra civile ugandese.

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nei film:




                                                            "Flags of our fathers"
                                                          di Clint Eastwood (2006)

                                                          

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nei francobolli:

Serie di francobbolli per il centenario della Seconda Guerra d' Indipendenza
( 27 giugno 1959)



Serie "Imperiale" di francobolli con appendice di propaganda di guerra
(1942)

giovedì 5 maggio 2011

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nell'arte:



Umberto Boccioni
Carica dei lanceri (1915)
tempera e collage su cartone
32 x 50 cm
Museo del Novecento, Milano



Picasso
Massacro in Corea, 1951

ICONOGRAFIA DELLA GUERRA

Nella letteratura:


"Addio alle armi" è uno dei più popolari romanzi di Ernest Hemingway, in cui l'autore si ispira alle proprie esperienze personali sul fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale. 
Il protagonista è un giovane americano che presta servizio nei reparti sanitari dell'esercito, giovane che incarna i sentimenti e le attività passate di Hemingway stesso.
Alla vicenda amorosa tra il ragazzo e un'infermiera americana fa da sfondo la guerra con le sue vicende e la sua straziante violenza, guerra che è il tema centrale su cui si sviluppa tutta la trama e in cui i personaggi vivono le loro storie.

PAROLE CHIAVE

METALLI

Italiano: metalli
Inglese: metals
Francese: métaux
Tedesco: Metalle
Spagnolo: metales
Portoghese: metais
Latino: metalla
中文 (Cinese): 金屬 (Jīnshǔ)

I metalli sono la materia prima maggiormente utilizzata nella costruzione delle armi di qualsiasi genere sin dall'antichità. La metallurgia nell'antichità veniva considerata un'azione magica di trasmutazione dei corpi, e coloro che possedevano la conoscenza delle tecniche di lavorazione del metallo godevano di grande prestigio per la loro importanza sociale.
Il progresso nelle tecniche di fusione avvenuto nel Rinascimento permise il miglioramento delle armi  esistenti e l'introduzione di nuove più potenti ed efficienti.
Nei secoli successivi non si assistette ad ulteriori evoluzioni ma alla diffusione della pratica di queste innovazioni; contemporaneamente furono scritti i primi trattati di metllurgia come il "De re metallica" di Giorgio Agricola e il "De la pirotechnia" di Vannoccio Biringucci.


STRATEGIA

Italiano: strategia
Inglese: strategy
Francese: stratégie
Tedesco: Strategie
Spagnolo: estrategia
Portoghese: estratégia
Latino: stratégia
中文 (Cinese): 戰略 (Zhànlüè)

Strategia deriva dal greco " stratos agos" cioè "colui ce ha potere di agire sulla guerra"; è quindi quella disciplina propria dei generali che riguarda l'amministrazione delle risorse disponibili ai fini della guerra.
Questa disciplina dell'arte militare non è rivolta alla sconfitta del nemico nelle battaglie ma è volta ai risultati definitivi della guerra, ottenuti da una giusta gestione delle risorse.

"Chi in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell'avversario, è il più abile in assoluto."    

"Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato, prima ancora di dare battaglia; i perdenti hanno già dato battaglia, prima ancora di cercare la vittoria."
                                da "L'Arte della Guerra"
               di Sun Tzu


DIFESA

Italiano: difesa
Inglese: defense
Francese: la défense
Tedesco: Verteidigung
Spagnolo: defensa
Portoghese: defesa
Latino: dal verbo defendere
中文 (Cinese): 國防 (Guófáng)

giovedì 28 aprile 2011

PAROLE CHIAVE

ESERCITO

Italiano: esercito
Inglese: army
Francese: armée
Tedesco: Armee
Spagnolo: ejército
Portoghese: exéercito
Latino: exercitus
中文 (Cinese): 軍隊 (Jūnduì)

La parola esercito deriva dall'esecuzione di esercizio fisico svolto da coloro che ne facevano parte. Questo nacque come espressione spontanea dei popoli per la propria difesa e per l'affermazione della propria autodeterminazione.
Questo apparato spesso nell'antichità era formato solamente da determinate classi sociali, ma con la nascita delle grandi civiltà e quindi di nuove e maggiori necessità di tipo numerico, il servizio militare venne esteso a quasi tutti i cittadini.

                                             Fortunato Depero, Ingranaggi di guerra, 1923-26

"Non gli uomini animosi, ma i perfetti ordini fanno l'esercito animoso"
                                                                                    Niccolò Machiavelli
                                                                Dell'arte della guerra, libro secondo



ARMA
Italiano: arma
Inglese: weapon
Francese: arme
Tedesco: Waffe
Spagnolo: armas
Portoghese: arma
Latino: telum
中文 (Cinese): 武器 (Wǔqì)

Le armi sono quegli strumenti con cui l'uomo fin dall'antichità si è difeso e ha attaccato.
Con l'evoluzione della tecnica e dei materiali, queste si sono sviluppate e sono diventate l'elemento fondamentale degli scontri non solo tra singoli ma tra intere civiltà.
Le armi e la loro innovazione sono determinanti nelle guerre, soprattutto in quelle tra civiltà antiche.


"[...]Io credo che sia necessario, trovati che sono gli uomini, armargli; e volendo fare questo, credo sia cosa necessaria esaminare che arme usavano gli antichi, e di quelle eleggere le migliori. [...]
[...] L'armi degli uomini a cavallo, in quella prima antichità romana, erano uno scudo tondo, ed avevano coperto il capo e il resto era disarmato. Avevano la spada, e una asta con il ferro solamente dinanzi, lunga e sottile, donde venivano a non potere fermare lo scudo; e l'asta nello agitarsi si fiaccava, ed essi, per essere disarmati, erano esposti alle ferite. Di poi con il tempo si armarono come i fanti; ma avevano lo scudo più breve e quadrato e l'asta più ferma e con due ferri, acciò che, scollandosi da una parte, si potessero valere dell'altra. Con queste armi, così di piede come di cavallo, occuparono i miei Romani tutto il mondo; ed è credibile, per il frutto che se ne vide, che fussono i meglio armati eserciti che fussero  mai.[...]"    
                                                                                         Niccolò Machiavelli
                                                                                  Dell'arte della guerra, secondo libro

domenica 24 aprile 2011

MITOLOGIA: LA GUERRA DI TROIA

La prima guerra grande protagonista di un poema epico è la Guerra di Troia. Il poema epico che ha reso questo scontro celebre è l'Iliade di Omero, pilone portante della letteratura greca e della lettura occidentale in generale.



Nei versi di questo poema non solo si celebrano le coraggiose gesta dei grandi eroi greci e troiani, ma si documenta un imponente scontro tra due cività, descrivendo la strategia militare, le armi e le macchine da guerra, dandoci informazioni sul livello di tecnica e sviluppo delle tecnologie militari nel 1200-1300 a. C.



Entrambi gli eserciti utilizzavano armamenti simili, tipici del periodo storico, come gli archi, le lance e le spade; il carro da guerra, in seguito alla domesticazione del cavallo, era diventato fondamentale nella strategia degli attacchi, strategia che si evolveva in nuovi schieramenti e schemi per ottenere la protezione più efficiente dei soldati, spesso solamente protetti dallo scudo.

« Nono giunse Teucro tendendo l'arco ricurvo, e si pose dietro lo scudo di Aiace di Telamone; quando Aiace spostava lo scudo, l'eroe prendeva la mira e scagliava un dardo nel folto: e se colpiva un guerriero e questo cadeva esalando la vita, allora- come un fanciullo che dietro alla madre si cela- tornava da Aiace che lo copriva dietro lo scudo lucente) (Omero, Iliade canto VIII) Lo scudo di Aiace era pesante e difficile da portare. In questo modo era più facile difendersi che attaccare. Suo cugino Achille invece portava con sé, insieme alla celebre lancia guaritrice e feritrice allo stesso tempo, uno scudo largo, rotondo e maneggevole, che portò diversi successi contro i troiani. Lo scudo dei soldati semplice era invece rotondo o ottagonale. A differenza degli eroi loro difficilmente avevano una corazza e contavano soltanto sullo scudo per difendersi. »




« Nessuno- fidando nella sua forza e nei suoi cavalli- osi affrontare i troiani da solo, davanti agli altri, e neppure si tiri indietro; sareste più deboli; ma se uno di voi dal suo carro può raggiungere un carro nemico, tenda la sua lancia, sarà molto meglio; così i nostri padri distruggevano mura e città, con questo pensiero, con questo ardore nel petto) »
( Omero, Iliade canto iv)
Per la prima volta all'interno del conflitto viene utilizzata una macchina da guerra, il cavallo di Troia; fu attraverso questo espediente che i Greci , secondo il racconto di Omero, furono in grado di entrare all'interno della città e di sconfiggere il popolo troiano. Ulisse, secondo la mitologia greca, fu colui che introdusse la machina,vocabolo che mantiene una connotazione negativa fino al Rinascimento proprio perchè legato all'utilizzo di questo mezzo in modo ingannevole.



martedì 19 aprile 2011

LA RUOTA: L'INTRODUZIONE DEI CARRI DA GUERRA


L'innovazione che forse più segnò una svolta nella tecnica militare e non, è la ruota.
Questa invenzione viene collocata nel Neolitico, quasi contemporaneamente alla scoperta dei metalli, in quelle regioni in cui era stata possibile la domesticazione del cavallo e di altri animali di grossa taglia, ossia la Mesopotamia e il Medio Oriente.



Furono proprio i popoli della Mesopotamia a sfruttare la potenzialità di questa invenzione per la costruzione dei carri, veicoli utilizzati non solo per il trasporto di materiale ma anche come strumento agricolo.
Successivamente un ulteriore sviluppo di questo mezzo si ebbe con la realizzazione dei primi carri da guerra, l'innovazione più importante nell'arte della guerra, che rivoluzionarono le strategie delle battaglie. 
Con la nascita delle grandi civiltà come quella dei Sumeri e degli Egizi, gli scontri tra civiltà assumono ormai le dimensioni di vere e proprie guerre per affermare l'egemonia di un popolo. Essere sconfitti significava non solo perdere la propria supremazia su un determinato territorio, ma anche perdere la propria libertà, mettendo completamente a disposizione del vincitore ogni risorsa.
Proprio per questo in questo periodo si assistette alle più grandi innovazoni nel campo dell'arte militare, tra cui primeggia il carro, la cui evoluzione sarà poi differente in ogni esercito.
Le testimonianze del suo impiego presso i popoli mesopotamici e gli egizi sono ampie: testi (Bibbia), miti, stendardi e dipinti.


                



giovedì 14 aprile 2011

L'ETA' DEI METALLI

In seguito alla Rivoluzione Agricola e alla conseguente nascita di società organizzate, l'osservazione di determinati fenomeni naturali portò alla scoperta dei mettalli e successivamente della loro fusione permettendo il loro impiego nella realizzazione di nuovi utensili e armi.



"[...]Comunque sia, quale che fosse la causa per cui l'ardore
delle fiamme aveva divorato con orrendo fragore le selve
dalle profonde radici e aveva cotto a fondo col fuoco la terra,
colavano dalle vene bollenti confluendo nelle cavità della terra
rivoli d'argento e d'oro e anche di rame e di piombo.
E quando gli uomini li vedevano poi rappresi
risplendere sul suolo di lucido colore,
li raccoglievano, avvinti dalla nitida e levigata bellezza,
e vedevano che erano foggiati in forma simile a quella
che aveva l'impronta dell'incavo di ognuno.
Allora in essi entrava il pensiero che questi, liquefatti al calore,
potessero colando plasmarsi in qualsiasi forma e aspetto di oggetti,
e che martellandoli si potesse forgiarli in punte di pugnali
quanto mai si volesse acute e sottili,
sì da procurarsi armi e poter tagliare selve
ed asciare il legname e piallare e levigare travi
ed anche trapanare e trafiggere e perforare.[...]

In séguito fu scoperta la forza del ferro e del bronzo.
E l'uso del bronzo fu conosciuto prima di quello del ferro,
in quanto la sua natura è più malleabile e di più esso abbonda.
Col bronzo lavoravano il terreno, e col bronzo agitavano
flutti di guerra e spargevano ferite devastatrici
e depredavano greggi e campi. Infatti tutto quel ch'era nudo
e inerme cedeva facilmente a quelli ch'erano armati.
Poi a poco a poco si fece strada la spada di ferro
e divenne obbrobriosa la foggia della falce di bronzo,
e col ferro incominciarono a solcare il suolo della terra
e furono uguagliati i cimenti della guerra dall'esito incerto.[...]"
                                                   
                                                   De Rerum Natura, Lucrezio

giovedì 7 aprile 2011

LE ARMI PRIMITIVE: L'USO DELLA PIETRA

"  [...]Armi furono in antico le mani, le unghie e i denti
e i sassi, e inoltre i rami spezzati nelle selve,
poi fiamme e fuoco, da quando se n'ebbe la prima conoscenza.
In séguito fu scoperta la forza del ferro e del bronzo.[...]"             
                                                                        Lucrezio
                                                                (De Rerum Natura, V)

Questi versi di Lucrezio evidenziano l'evoluzione della tecnica legata allo sviluppo delle armi.
All'inizio l'uomo primitivo (l'homo habilis) utilizzava le "armi" del propri corpo per cacciare e difendersi, o utilizzava ciò che gli veniva fornito dalla natura utilizzando la "tecnica del caso".
La prima grande svolta si ebbe con l'homo erectus, il quale iniziò a lavorare la pietra per la costruzione di utensili e armi come le lance e le lame. In questo periodo tuttavia non esisteva qualcosa di simile alla guerra, ma erano frequenti solamente scontri tra i vari gruppi per la difesa del proprio territorio di caccia.
L'evoluzione della specie umana coincide con lo sviluppo e l'affinamento delle tecniche di lavorazione e levigatura della pietra.
(documentario sul paleolitico)


La fine del periodo delle glaciazioni, intorno al 12000 a.C., coincide con i primi reperti riguardanti gli scontri tra gruppi nomadi, reperti che spesso sono dipinti murari che rappresentano scene di attacchi.
Il cambiamento del clima, e di conseguenza del territorio e delle prede, portò all'introduzione di nuove armi che rivoluzionarono il combattimento: le armi da lancio.
Il Mesolitico vide l'utilizzazione della tecnica "microlitica" della lavorazione della pietra.
(video sulla costruzione di una freccia)

Nascono le prime piccole comunità di raccoglitori ed allevatori; in seguito alla Rivoluzione Agricola e alla sedententarietà dei gruppi, nei villaggi inizia ad evidenziarsi la differenzazione del lavoro e di conseguenza del ruolo sociale dei vari individui. L'uomo assume il compito di difensore della comunità, incarnando per la prima volta nella storia la figura del "soldato".
In queste prime società la trasmissione delle conoscenze porta ad uno sviluppo sempre più efficace della tecnica e ad una ricerca collettiva di nuove tecnologie.
(documentario sugli utensili in pietra)

DIZIONARIO

Italiano: guerra
Inglese: war
Francese: guerre
Tedesco: War
Spagnolo: guerra
Portoghese: guerra
Latino: bellum
中文 (Cinese): 戰爭  (Zhànzhēng)

Il termine latino bellum,che poteva confondersi con il termine bellus (bello), venne abbandonato nelle lingue romanze per adottare il termine germanico che anche meglio rispondeva al sistema di combattimento.
In latino l'arte militare veniva anche definita res millitaris, per indicare tutto ciò che era necessario e inerente alla guerra.

INTRODUZIONE

Fin dall'antichità, l'istinto di sopravvivenza dell'uomo nomade, raccoglitore ma sopratutto cacciatore, si manifesta attraverso atti spesso violenti per affermare la propria supremazia nei confronti non solo degli animali ma anche degli altri uomini.
Con la rivoluzione agricola e la conguente stanziarietà dell'uomo, nacquero le prime civiltà nelle quali iniziarono ad evidenziarsi le prime divisioni nel lavoro; il ruolo fino ad allora occupato dall'uomo nella difesa del villaggio e del territorio venne attribuito nelle società più progredite al "soldato".
Tutta la storia del'uomo è scandita da guerre tra civiltà, dalla distruzione o dall'affermazione di queste grazie alle innovazioni tecniche applicate nella propria strategia.
Lo sviluppo dell'arte militare accompagna l'evoluzione della tecnologia e partecipa alle sue tappe fondamentali poichè l'uomo attraverso la guerra ha sviluppato le proprie capacità inventive ed applicative.